Non so dove i gabbiani abbiano il nido, ove trovino pace. Io son come loro, in perpetuo volo. La vita la sfioro com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo. E come forse anch'essi amo la quiete, la gran quiete marina, ma il mio destino è vivere balenando in ... (continua)
La sua poesia preferita:
Bacio che sopporti il peso
Bacio che sopporti il peso
del suo silenzio e dei miei pensieri
che spogli l’attesa e rendi eterno
l’attimo smarrito nel tuo corpo
Tiepida l’aria dissolve la bruma
del primo mattino
e odora di resina il bosco
tra il brusìo di foglie d’oro screziate.
Filtrano i raggi i rami sul capo
dischiudono il frutto i ricci
sventrati qua e là nel sentiero
ingemmano le siepi... leggi...
Il senso di un sommerso infinito
Due parole sulla tua bocca
fanno il clamore d'una folla
uno stormo in un grido
l’immensità che sconfina
- oltre gli occhi -
dove tanti cercano quiete
o strani tesori
o soluzioni a una vita molesta
dove tanti si perdono
o muoiono... leggi...
Dillo alla luna
T’ho preso per mano ad ogn'istante
sulla pietra levigata e sul selciato
ad ogni ora del giorno fino a sera
la nostra sera silenziosa e mesta
E passo dopo passo sulla riva
persi dentro languide carezze
tra gli scogli ci siam prestati gli... leggi...
Sirà
Era profumo di zagara nel sole
sulla sponda d’un sorriso
mentre le costeggiava
le labbra ad occhi chiusi,
d’una carezza era fatto il vento
e di petali il velo a riparo dei suoi seni
dalle sue mani evanescenti,
lontane, ma calde e deliranti.
Se potessi nascere di nuovo
sarei ancora donna
più di quanto io sono
Ti lascerei la rabbia
la superbia
la maledetta tua ostinazione
Ti lascerei godere dei tuoi vizi
Ti lascerei alla tua disperazione
A me basta dei modi la grazia
la... leggi...
E’ notte, la notte di segrete meraviglie
Dall’unghia alla radice ti conosco
per l’incavo del palmo m’incammino
fino al polso dove ogni battito
ha il ritmo della corsa
Esile tronco conduce alla tua spalla
nuda dove riposa l’estasi del viso
Più su, il tuo alito scompiglia la selva
dei... leggi...
Quando rumore fai nei miei pensieri
Quanto rumore fai
nei miei pensieri
nelle notti bianche
e silenziose
Più del vento
che s'abbatte
alle finestre
e le radici
sventra dalla terra
più dell'onda
che solleva i fianchi
e lascia la saliva
sulla sabbia
Più... leggi...
Sarò folle
D'una follia che ama i sensi
E il disperdersi nel vento
Con le foglie e i respiri
E la macchia d'inchiostro nel cielo
Sarò folle
D'una follia che ama i rischi
D'un'avventura nello spazio
Che non è nostro e non... leggi...
Respirami
Respirami come in una nuvola
gli occhi celati dietro i miei occhi
nel volo ebbrezza per la piuma
che sfiora il cielo ignara
di brevità di vita
Il sogno ci solleva dallo scoglio
sgretolandosi con l’onda
e ridiscende a lambire
le tracce... leggi...
Sono poeta del nulla e del tuo universo
Sono poeta del nulla
Con gli occhi al cielo
Come i convolvoli
Alle pareti d’un muro
Tu l’universo
Io il letargo del cuore
Sono poeta delle bacche
Che crescono sui rovi
Io presagio oscuro
Di upupe e assioli
Tu tenera nitidezza
Di primule e... leggi...
Taci
Taci
non odi voci
baci come
sussurri caldi
in fondo al cuore
moti assurdi
e lenti
audaci
Poche parole
afferri
e tra le mani
il vento
e nei capelli
il sole
Taci
osa parole
dove
muta il silenzio
e dove
la mente stanca
giace
ad afferrar... leggi...
Il tuo nome
È fuoco nella gola
Sazietà che invade
L'anima nota
Che riempie il vuoto,
Il tuo nome,
Sillabato lento
Tempo che scende
In una clessidra
Taciuto tra le lenzuola
Ripetuto fino al cadere
Delle palpebre sugli occhi
Sussurrato tra le... leggi...
Questo silenzio
Questo silenzio troppo a lungo dura
Il sogno è incubo è embrione di paura
Cammino piano lungo sentieri assolati
Gridano uccelli nel cupo del fogliame
Un dì era canto melodioso ed ora
La mente è stanca, brama solo... leggi...
Se potessi prendere la luna
Adagio o andante
ritmo rubato
ad ore di silenzio
nenia che muore
in uno specchio
d’acqua con la luna
alta nel cielo
tessitura di sogni
su desideri deviati
convogliati altrove
perché io possa ritrovare
intatto il tuo profilo
dove il... leggi...
Se c'è un senso nelle cose
Se c’è un senso nelle cose,
forse ha un senso
trovarti in piedi sulla soglia
ora che le nuvole convogli
perché torni il sereno
sull’onda dei miei giorni.
Ed ha un senso anche se non vedo
il tuo profilo fermo nella luce
né... leggi...
Lacerata vela
Mi trafiggi
lacerata vela
angoscia
mascherata
nel pianto
mentre il mare
si tinge di sangue
e sotto la luce
d’un... leggi...
Di che amore sai
Di che amore sai...
Di quello che si nutre di parole
che smarrisce nel vento le promesse
di quello che riscalda il cuore
che illude e disillude
di quello disperato o che non chiede
e si concede sempre generoso
Amore sai di vento, di tempesta
del... leggi...
E piovve manna da te
Piovve manna da te
ed io saziai
ogni mia interminabile
fame passata
straripò il torrente
e nell’impeto della corsa
fino al mare
portò via con sé pelle
e cellule e sangue
e nel respiro crescente
calmò la furia
della... leggi...
Era di luglio
Era di luglio
nel cielo spettinato
frange di nubi
celavano la luce
La mente era un setaccio
filtrava mille pensieri
ma tu eri sempre lì
minaccia di tempesta
incognita improvvisa
La calura estiva
mi toglieva il respiro
a te strappava la... leggi...
"Guerra e pace" si potrebbe dire il "romanzo perfetto", nel senso che l'autore sembra essere (leggi...) € 0,99
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Rosetta Sacchi
Sirà
Fantasia
Era profumo di zagara nel sole
sulla sponda d’un sorriso
mentre le costeggiava
le labbra ad occhi chiusi,
d’una carezza era fatto il vento
e di petali il velo a riparo dei suoi seni
dalle sue mani evanescenti,
lontane, ma calde e deliranti.
Era di zagara il balsamo
che si spalmava all’orizzonte
dove una vela traghettava
l’anima desiosa d’emigrare altrove,
lì dove i gabbiani dipingono le nubi
col candore delle ali.
Era zagara l'effluvio dell’onda
dove lo scoglio lambito, austero
risplendeva luminoso sotto il sole.
Sirà e la sua lama, fendeva con orgoglio
i sogni d'un passato trascorso
senza parole o nei silenzi,
arcobaleni d’un’eterna estate.
Sirà il principe venuto dall'ignoto,
il mago del pensiero sulle frequenze
d’ogni muto suo sentire
seduto sui gradini del suo regno
a contemplare acerbe sensazioni
in un sogno, un cerchio coi confini
trasparenti, mutevoli sull’anima che muta.
Era di zagara soave il suo passo sul sentiero
nel verde fogliame e sopra i rovi,
quando giungeva all’improvviso qualche stilla
dell’orgasmo del cielo, un solo fiotto.
Scioglieva lo spasimo la sua bocca
in ogni falla, ad ogni incrinatura.
Sirà le oltrepassava l'anima vergine,
sul dorso la falce della luna.
E al primo albore ancor si dimenava
nel suo corpo di zagara e di spuma.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Nota dell'autore:
«Sirà è un nome di fantasia. E’ il nome attribuito ad un personaggio inventato, il principe dei sogni giunto dall'ignoto che incontra la sua donna nel giardino di zagare di arance e di limoni.»
I commenti dei lettori alla poesia:
Non ci sono messaggi nella bacheca pubblica dei lettori.
«Un bel sogno in un giardino da favola, vicino al mare e dall'incantevole profumo di zagara e limoni che si fonde con la brezza salmastra... due amanti gentili e appassionati... maestria nello sciorinare dei versi... un incanto per il cuore e per la mente di chi legge! Un bel regalo, grazie!»
«Una favola intrisa di dolcezza che ispira pensieri romantici. Lo stile della poetessa si dipinge della soavità dei sogni e ne esce una storia dal sapore esotico bella da immaginare. Ottima la costruzione poetica e alcuni passaggi sono toccati da veli passionali da rendere il tutto ancor più leggiadro. Un lavoro davvero curato.»
«Meravigliosa lirica che narra le peripezie del principe dei sogni per giungere nel giardino dell'amata tra profumi di zagare. La Poetessa fa librare l'anima con figure iperboliche e con colori e ritmi in un viaggio quasi senza confini. Sono versi nutriti di sensazioni umane, che sanno nel contempo tanto di Immenso... Apprezzatissima lirica, il mio encomio.»
«Una lirica fantastica dal fluente verseggio che incanta il lettore. I versi pregni di stupende immagini ed altrettante metafore che abbelliscono questa splendida favola, che se non fosse di fantasia, sarebbe fiaba d'amore. Il mio elogio!»
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